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Sito Web:  http://www.unitalsi-rimini.it

Breve storia dell'Unitalsi


L'Unitalsi è una associazione di fedeli, uomini e donne, sani e ammalati senza distinzione di età, cultura, posizione economica, sociale e professionale, a carattere nazionale, con sede a Roma, oggi articolata, per necessità in 19 sezioni, 2 delegazioni estere  ( Malta e Repubblica di Sam Marino ), e 280 Sottosezioni, oltre a parecchi gruppi locali che operano rispettivamente in campo regionale e diocesano con il carisma iniziale di accompagnare gli ammalati al Santuario di Lourdes. Tra i santuari internazionali quello di Lourdes gode di un particolare privilegio strettamente radicatonegli eventi straordinari o soprannaturali manifestatisi nel 1858 in questa cittadina della Francia meridionale, quasi al confinecon la Spagna, nell'antica Contea di Bigorre, ribattezzata alla fine del 700 come " Dipartimento degli Alti Pirinei".




La nostra storia

La storia dell’Unitalsi ha un legame particolare con il Santuario Mariano di Lourdes che, ancora dopo più di cento anni dalla fondazione dell’Associazione, è la meta privilegiata dei propri pellegrinaggi. Era il 1903 quando il fondatore, Giovanni Battista Tomassi, figlio dell’amministratore dei Principi Barberini, partecipò al suo primo pellegrinaggio.


 

Era un ragazzo poco più che ventenne, affetto da una grave forma di artrite deformante irreversibile che lo costringeva in carrozzella da quasi dieci anni; molto sofferente nel corpo e nello spirito per la sua ribellione a Dio e alla Chiesa. Avendo saputo dell’organizzazione di un pellegrinaggio a Lourdes, Tomassi chiese di parteciparvi con una precisa intenzione: giungere dinanzi la grotta di Massabielle e, qualora non avesse ottenuto la guarigione, togliersi la vita con un gesto clamoroso.


Ma ciò, fortunatamente, non accadde. Davanti alla Grotta dove l’Immacolata era apparsa a Santa Bernadette, venne colpito dalla presenza dei volontari e dal loro amorevole servizio vedendo quanto la condivisione dei volontari regalava conforto, speranza e serenità ai sofferenti.


Al centro della nostra storia c’è, quindi, la carità vissuta come servizio gratuito dagli oltre centomila aderenti, uomini, donne, bambini, sani, ammalati, disabili, senza distinzione di età, cultura, posizione economica, sociale e professionale.

 



Progetto "Rimini città accogliente"


L'idea di questo progetto è nata  circa due anni fa dalle richieste di aiuto che arrivavano in Sottosezione per problemi di alloggio di persone che hanno i propri cari ricoverati nelle Case di Cura della nostra città. Dopo diversi contatti con il Comune di Rimini, (Patrocinio) la Comunità Papa Giovanni XXIII, strutture alberghiere e le Direzioni Sanitarie della Sol et Salus e Luce sul Mare, siamo riusciti a finalizzare il progetto.

L'intento della Sottosezione di Rimini è di aiutare le famiglie a trovare una sistemazione adeguata alle necessità con le seguenti soluzioni:


  • una struttura sanitaria, che dopo la terapia, consente all'assistito e ai suoi famigliari di stare insieme sulla spiaggia privata.
  • strutture alberghiere che offrono vari livelli di sistemazione ma sempre in grado di ospitare le persone disabili e le loro famiglie

«Chi è il mio prossimo?».

Lettura del Vangelo: Luca 10, 25-37


25- Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?". 26- Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?". 27- Costui rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso".28- E Gesù: "Hai risposto bene; fà questo e vivrai". 29- Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?".   30- Gesù riprese:

"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31- Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. 32- Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33- Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. 34- Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35- Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. 36- Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?". 37- Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Và e anche tu fa lo stesso".


Santa Bernardetta Soubirous


Quando, l'11 febbraio del 1858, la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi, questa aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7 gennaio 1844. A lei, povera e analfabeta, ma dedita con il cuore al Rosario, appare più volte la «Signora». Nell'apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela il suo nome: «Io sono l'Immacolata Concezione». Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, ma questo Bernadette non poteva saperlo. La lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, dopo un'accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. La sera del 7 Luglio 1866, Bernadette Soubirous decide di rifugiarsi dalla fama a Saint-Gildard, casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers. Ci rimarrà 13 anni. Costretta a letto da asma, tubercolosi, tumore osseo al ginocchio, all'età di 35 anni, Bernadette si spegne il 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua.


Per tutta la vita santa Bernadette Soubirous cercò di assomigliare il più possibile alla Vergine Immacolata, che lei vide, ascoltò, amò. Fin dall’inizio delle apparizioni ella si trova implicata in una situazione del tutto paradossale: lei, che non sa né leggere, né scrivere e comprende soltanto il patois, si fa portavoce di un avvenimento soprannaturale, che fa eco in tutto il mondo. Bernadette che, dall’11 febbraio al 16 luglio 1858, aveva assistito a 18 apparizioni dell’Immacolata Concezione nella grotta di Massabielle, riesce a sbaragliare tutti: subisce numerosi interrogatori ufficiali perché è sospettata di impostura.

Vogliono farla crollare, affinché cessi quell’incontrollato flusso di persone alla grotta delle guarigioni… Ma sono tutti sconcertati dalla sua limpidezza. Le sue risposte alla santa Giovanna d’Arco schivano tutte le trappole: non si confonde mai e non si contraddice. Scriverà di lei Monsignor Bertrand-Sévère Laurence, Vescovo di Tarbes, nella Lettera pastorale del 18 gennaio 1862: «Chi non ammira, avvicinandola, la semplicità, il candore, la modestia (…)? Mentre tutti parlano delle meraviglie che le sono state rivelate, solo lei mantiene il silenzio; parla soltanto quando viene interrogata (…) alle numerose domande che le vengono poste, dà, senza esitare, risposte nette, precise, pertinenti e piene di convinzione. (…) Sempre coerente, nei vari interrogatori a cui è stata sottoposta, ha mantenuto tutte le volte la stessa versione, senza togliere o aggiungere nulla».

È semplice e mite, ma risoluta nella sua posizione e non è disposta a patteggiare con nessuno, così come non rinuncia al suo Rosario da quattro soldi: rifiuta a Monsignor Thibault, Vescovo di Montpellier, di scambiarlo con uno in oro e benedetto dal Papa. Di fronte agli scettici irriducibili si limita a dire: «Non sono stata incaricata di farvi credere. Sono stata incaricata di riferire». Fin dai tempi delle apparizioni esprime la volontà di farsi suora, senza che questo riguardi i tre segreti che la Vergine le aveva confidato e che lei non ha mai rivelato.

Dove avrebbe potuto, meglio che nella vita religiosa, mettere in pratica quelle consegne di «preghiera» e di «penitenza per la conversione dei peccatori» che aveva ricevuto? Diventa suora della Carità e dell’Istruzione cristiana di Nevers. Fin dai tempi del noviziato Bernadette è stata una presenza costante in infermeria, malata al punto da essere ammessa a fare la professione in Articulo mortis, il 25 ottobre 1866.

Nonostante le sue sofferenze, il rumore assordante, intorno a lei, non cessa, anzi. Con frequenza incessante è chiamata in parlatorio per incontri e domande. A suo avviso i circa cinquanta vescovi che sono andati a trovarla avrebbero fatto meglio a «restare nelle loro diocesi». Impara a leggere e a scrivere. Ha una buona mano per cucire e ricamare e poi è bravissima ad animare i giochi dei bambini. Vivace, disapprova ogni ipocrisia, ogni menzogna, ogni ingiustizia. Ha il carattere fiero, serio, onesto della sua gente, per cui ogni promessa è sacra. Si è fatta religiosa per nascondersi in Dio e invece, per obbedienza, deve essere in prima linea perché è sulla bocca di tutti. Questo problema viene da lei risolto nell’ottobre del 1873 ed è una specie di patto che si rifà alle parole dell’Immacolata: «Mi recherò con gioia in parlatorio (…). Dirò a Dio: sì, ci vado, a condizione che un’anima esca dal purgatorio o che convertiate un peccatore».

La Madonna a Lourdes lasciò il dono dell’acqua miracolosa. Non parlò, però, dei malati fisici, bensì dei malati nell’anima e per essi Bernadette diede la sua giovane vita. Il peccato è il principale nemico dell’uomo, quello che corrompe e allontana da Dio sia spiritualmente che fisicamente. La salma incorrotta della bellissima santa Bernadette Soubirous è ancora lì, nella cappella del convento di Saint-Gildard, a testimoniare che la guarigione dell’anima è più importante della guarigione del corpo.









La parabola del figliol prodigo



Luca 15:11-24


“[Il Signore Gesù] Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane di loro disse al padre: “Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta”. E il padre divise fra loro i beni. Pochi giorni dopo il figlio più giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente. Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia ed egli cominciò ad essere nel bisogno. Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. Allora, rientrato in sé, disse: “Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati.” Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. E il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai suoi servi: “Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E si misero a fare grande festa.”


L’introduzione della causa di beatificazione di Bernardette, deceduta il 16 aprile 1879, richiede la riesumazione del corpo.    Questo è stato fatto ben tre volte : nel settembre 1909, nell' aprile 1919 e nell' aprile 1925. Nello stupore degli esaminatori, il corpo di Bernardette è trovato intatto. E’ un vero mistero, che comunque non è un fatto unico. La scienza medica avanza delle ipotesi.


 

Dal 3 agosto 1925 il corpo di Bernardette riposa in un sarcofago nella cappella dell’antico di convento di San Gildard  a Nevers, che era la Casa Madre delle Suore della Carità, e ora chiamato « Cenacolo-Bernardette-Soubirous-Nevers ». Il viso e le mani di Bernardette sono ricoperte da un leggero strato di cera.

Si chiama "Messaggio di Lourdes" i gesti e le parole che si sono scambiati la Vergine e Bernadette alla Grotta di Massabielle, dall'11 febbraio 1858 al 16 luglio 1858, nel corso delle 18 Apparizioni. Per comprendere bene gli eventi che si sono svolti e capire il "Messaggio di Lourdes", bisogna conoscere il contesto in cui Bernadette ha vissuto e in cui le Apparizioni si sono verificate.


Nel 1858, la famiglia Soubirous è in rovina, ridotta a vivere al cachot. L' 11 febbraio 1858, Bernadette, sua sorella Toinette e una loro amica, Jeanne Abadie, vanno in cerca di legna. Si dirigono verso "il luogo dove il torrente si getta nel Gave". Arrivano dinanzi alla  Grotta di Massabielle. Questa é pocomeno di una discarica, piena di detriti portati dal fiume, di rifiuti dei maiali,  ma anche di legna da poter raccogliere. Toinette e Jeanne attraversano l'acqua ghiacciata del torrente per raggiungerla, ma Bernadette, a causa della sua asma cronica, esita a fare altrettanto. E’ in quel momento che “sente un rumore come un colpo di vento", ma "nessun albero si muove". "Alzando la testa, vede, nella cavità della roccia, una piccola ragazza, avvolta di luce, che la osserva e le sorride". È la prima Apparizione di Nostra Signora.


Al tempo di Bernadette, la Grotta era un luogo sporco, oscuro, umido e freddo. Veniva chiamata "grotta dei maiali", perché era il luogo dove si conducevano i maiali. È in questo luogo che Maria, tutto biancore, tutta purezza, segno dell'amore di Dio, cioè segno di ciò che Dio vuole fare in ciascuno di noi, ha voluto apparire. C'è un contrasto immenso tra questa Grotta oscura, umida e la presenza di Maria Vergine, " l' Immacolata Concezione ". Questo ci ricorda il Vangelo: l’incontro tra la ricchezza di Dio e la povertà dell'uomo. Il Cristo è venuto a cercare ciò che era perduto.

A Lourdes il fatto che Maria sia apparsa in una Grotta sporca ed oscura, in questo luogo che si chiama Massabielle, la vecchia roccia, ci dice che Dio viene a raggiungerci ovunque siamo, nel pieno delle nostre miserie, di tutte le nostre cause perse.


La Grotta non è soltanto il luogo dell'evento, un luogo geografico, è anche un luogo dove Dio ci dà un segno per svelarci il suo cuore ed il nostro cuore. È un posto dove Dio ci lascia un messaggio che non è altro che quello del Vangelo. Dio viene a dirci che ci ama - ecco tutto il contenuto del "Messaggio di Lourdes" -, che ci ama così come siamo, con tutti i nostri successi, ma anche con tutte le nostre ferite, le nostre fragilità, i nostri limiti.


18 Febbraio 1858 : parole straordinarie


Al tempo della terza Apparizione, il 18 febbraio, la Vergine parla per la prima volta. A Bernadette, che le presenta un pezzo di carta ed una matita perché scriva il Suo nome, "la Signora" risponde: "Quello che ho da dirvi, non è necessario metterlo per iscritto". È una parola straordinaria. Ciò vuol dire che Maria vuole entrare con Bernadette in una relazione di amore, che si instaura al livello del cuore. Il cuore, nella Bibbia, significa il centro stesso della personalità, di ciò che c'è più di profondo nell'uomo.

Bernadette è sin dall'inizio invitata ad aprire le profondità del suo cuore a questo messaggio d'amore.


 


La seconda cosa che dice la Vergine è Lourdes : gemmail raffigurando un’apparizione della Madonna a Bernardetta: "potreste avere la gentilezza di venire qui per quindici giorni?", Bernadette è frastornata. È la prima volta che le danno del "voi". Spiegherà questa parola dicendo: “Lei mi guardava come una persona guarda un'altra persona”. L' uomo, creato a immagine e a somiglianza di Dio, è una persona. Bernadette, sentendosi così rispettata e amata, fa lei stessa l'esperienza di essere una persona. Abbiamo tutti dignità agli occhi di Dio. Perché ognuno è un amato da Dio.


La terza parola della Vergine :  "non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell'altro". Conosciamo il mondo della violenza, della menzogna, della sensualità, del profitto, della guerra. Ma conosciamo anche il mondo della carità, della solidarietà, della giustizia. Quando Gesù, nel Vangelo, ci invita a scoprire il Regno dei Cieli, ci invita a scoprire, nel mondo così come è, un "altro mondo". Lì dove c'è l'amore, Dio è presente. Questa realtà non occulta l'orizzonte del messaggio che è il cielo. La Vergine Maria trasmette a Bernadette la certezza di una terra promessa che non potrà essere raggiunta se non al di là della morte. Sulla terra, ci sono i fidanzamenti; le cerimonie nuziali sono per il dopo, per il Cielo.

Dio è amore


Fare esperienza di Dio, non è altro che fare l' esperienza dell'amore su questa terra. A chi ha saputo scoprire questo Gesù dichiara: "non sei lontano dal Regno di Dio". Nonostante la sua miseria, la sua malattia, la sua ignoranza, Bernadette è sempre stata profondamente felice. È questo il Regno di Dio, il mondo del vero amore.


Durante le prime sette Apparizioni di Maria, Bernadette ha mostrato un viso raggiante di gioia, di felicità, di luce. Ma, tra l'ottava e la dodicesima apparizione tutto cambia: il viso di Bernardetta diventa teso, triste, preoccupato e soprattutto compie gesti incomprensibili... : camminare sulle ginocchia fino in fondo alla Grotta; baciare la terra di questa Grotta, ancora tutta sporca e ributtante; mangiare delle erbe amare; raspare il suolo e, per tre volte, provare a bere acqua fangosa, sorbirne un pò, poi sputarla; prendere del fango tra le mani e sfregarselo sulla faccia. E quando Bernadette osserva la folla allargando le braccia,  tutti dicono: "è pazza". Per quattro apparizioni Bernadette ripeterà gli stessi gesti. Ma cosa significa tutto questo?  Nessuno riesce a capire nulla !

Siamo proprio nel cuore del "Messaggio di Lourdes".


Il significato biblico delle apparizioni


I gesti che "la Signora" ha chiesto a Bernadette di compiere sono gesti biblici, attraverso essi, Bernadette esprimerà l'Incarnazione, la Passione e la Morte del Cristo.

Andare in ginocchio fino in fondo la Grotta: è il gesto dell'Incarnazione, dell'abbassamento di Dio che si fa uomo.  Bernadette bacia la terra per spiegare che quest'abbassamento è giustamente il gesto dell'amore di Dio per gli uomini. Mangiare le erbe amare ricorda la tradizione ebraica che ritroviamo nel Vecchio Testamento. Quando gli ebrei volevano manifestare che Dio aveva preso su di sè tutte le amarezze e tutti i peccati del mondo, uccidevano un agnello, lo svuotavano, lo riempivano di erbe amare e pronunciavano su di esso la preghiera: "ecco l'Agnello di Dio che prende su di sé tutte le disgrazie, che toglie tutte le amarezze, tutti i peccati del mondo". Questa preghiera è ripetuta nella messa.

Imbrattarsi il viso: il profeta Isaia presenta il Messia, il Cristo, con le caratteristiche del servo sofferente. "Poiché portava su di sé tutti i peccati degli uomini, il suo viso non aveva più figura umana", dice Isaia,  e continua dicendo: "era come una pecora condotta al macello e, sul suo passaggio, la gente rideva di lui". Ecco alla Grotta Bernadette sfigurata dal fango e la folla che grida: "è diventata pazza".

La grotta nasconde un tesoro immenso, infinito


Lourdes : la sorgente che sgorga nella Grotta delle ApparizioniI gesti che Bernadette compie sono gesti di liberazione. La Grotta è liberata dalle sue erbe, dal suo fango. Ma perché bisogna liberare questa Grotta? Perché nasconde un tesoro immenso che occorre assolutamente portare alla luce. Così, alla nona Apparizione ( il 25 febbraio 1858), "la Signora" chiederà a Bernadette di andare a scavare la terra, in fondo a questa "Spelonca per i maiali", dicendole: "andate alla fonte, bevete e lavatevi". Ed ecco che un po' d’acqua fangosa inizia a sgorgare, sufficientemente perché Bernadette possa berne. Ed ecco che quest' acqua diventa, poco a poco, trasparente, pura, limpida.

Con questi gesti ci è rivelato il mistero stesso del cuore del Cristo: "un soldato, con la sua lancia, trapassa il cuore e, immediatamente, scaturisce sangue e acqua". Ma ci rivelano anche le profondità del mistero del cuore dell'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio: " l'acqua che ti darò, diventerà in te sorgente di vita eterna". Il cuore dell'uomo, ferito dal peccato, è espresso dalle erbe e dal fango. Ma in fondo a questo cuore c'è la vita stessa di Dio, manifestata dalla fonte. Chiedono a Bernadette : "la Signora ti ha detto qualcosa ?" E lei risponde: " Sì, di tanto in tanto diceva: "Penitenza, penitenza, penitenza." Pregate per i peccatori ". Per "penitenza", si intede conversione.

Per la Chiesa, la conversione consiste, come ci ha insegnato Cristo, nel rivolgere il proprio cuore verso Dio, verso i propri fratelli. "Pregate per i peccatori". Pregare fa entrare nello Spirito di Dio. Così possiamo capire che il peccato non fa la felicità dell'uomo. Il peccato è tutto ciò che si oppone a Dio.


In occasione della tredicesima Apparizione, Maria si rivolge a Bernadette: "andate a dire ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che ci si venga in processione". "Che si venga in processione" significa camminare, in questa vita, sempre vicino ai nostri fratelli.

"Che si costruisca una cappella", a Lourdes tante cappelle sono state costruite per accogliere la folla dei pellegrini. Ma queste cappelle sono soltanto i segni di questa comunione fondata sulla carità, alla quale tutti sono chiamati. La cappella, è "la Chiesa" che dobbiamo costruire, là dove siamo, nella nostra famiglia, sul nostro luogo di lavoro, nella nostra parrocchia, nella nostra diocesi. Qualsiasi cristiano trascorre la sua vita a costruire la Chiesa, vivendo in comunione con Dio e i suoi fratelli.

La Signora dice chi è : "Que soy era Immaculada Counceptiou"


Nostra Signora di LourdesIl 25 marzo 1858, giorno della sedicesima Apparizione, Bernadette si reca

alla Grotta dove, per volere di don Peyramale,

parroco di Lourdes chiede "alla Signora" di dire il suo nome. Per tre volte, Bernadette rivolge la

domanda. Alla quarta richiesta, "la Signora" le

risponde in dialetto:

"Que soy era Immaculada Counceptiou",

"Io sono l'Immacolata Concezione". Bernadette

non ha capito immediatamente il senso di questa

parola. L'Immacolata Concezione, così come

insegna la Chiesa, è "Maria concepita senza

peccato, gazie ai meriti della croce del Cristo"

(definizione del dogma promulgato nel 1854).

Bernadette si reca immediatamente dal signor

parroco, per trasmettergli il nome "della Signora". Lui

capirà che è la Madre di Dio che appare alla Grotta di

Massabielle. Più tardi, il vescovo di Tarbes, Mgr.

Laurence, autentificherà questa rivelazione.


Tutti siamo chiamati a diventare immacolati



La " firma" del messaggio avviene dopo 3 settimane di Apparizioni e 3 settimane di silenzio (dal 4 al 25 marzo). Il 25 marzo è il giorno dell’Annunciazione, del concepimento" di Gesù nel ventre di Maria. La Signora della Grotta dice quale è la Sua missione: Lei è la Madre di Gesù, tutto il suo essere è quello di concepire il Figlio di Dio, Lei è tutta per Lui. Per questo è Immacolata, abitata da Dio. Così, la Chiesa e tutti i cristiani devono lasciarsi abitare da Dio per diventare immacolati, radicalmente perdonati e in modo tale da essere, anche loro, testimoni di Dio. Sarà la vocazione di Bernadette. Il 7 aprile, durante la penultima Apparizione, la fiamma della candela passerà tra le sue dita senza bruciarla: diventa trasparente di luce, può anche lei comunicare la luce di Dio. Maria ci dice che lei è ciò che dobbiamo diventare. Il giorno  della sua 1^  Comunione (3 giugno 1858), Bernadette prolunga quest'esperienza unendosi al dono di Dio.